lunedì 6 aprile 2015

Day 11: La regina del Celebrità

Salve diversamente bianchi,

visto che ce l'ho fatta ad aggiornare anche oggi? Incredibilmente so anche di cosa parlare con relativa sicurezza, pur non avendo molto tempo per farlo, ragion per cui dovrò sbrigarmi.

Parliamo stasera di discoteche: vi piacciono? Vi fanno cagare? Siete mai incappati nello stereotipo del: "Non va in discoteca il sabato sera = è uno sfigato"?

A me personalmente non fanno impazzire, diciamo però che ogni tanto mi piace fare uno strappo alla regola e andarci, recitando per una sera la parte dell'estroverso. Cosa che in realtà non sono affatto, ma penso non ci sia niente di male ad indossare una maschera ogni tanto, l'importante è non divenirne schiavi ricordandosi che si tratta, appunto, di un volto che non ci appartiene del tutto.

Pensare che si tratta di un mondo che ho scoperto relativamente tardi: fino a 17 anni circa non ho mai preso nemmeno in considerazione l'idea di andarci, salvo poi accettare un invito così per sfizio e scoprire che sì, esiste anche un universo del genere.

Ora, voi penserete che abbia passato la serata in questo modo:



Invece, complice il fatto che ero con le persone giuste, mi sono divertito un sacco. Fu così che iniziai ad andarci praticamente ogni sabato, anche se non avevo in gran simpatia la discoteca "classica": prediligevo sopratutto le discoteche rock o comunque un po' diverse, che riuscivano a farmi ballare su cose che avessero un minimo di senso rispetto al classico WUB WUB WUB da musica house.

Ballare mi piaceva (e mi piace tuttora) tantissimo: era come se qualcuno tagliasse i fili che mi legavano alla mia personalità di tutti giorni, rendondomi una persona diversa per un breve periodo di tempo: naturalmente ero sempre io, solo più spavaldo, più sciolto e meno paranoico.

Tuttavia, passato il periodo di euforia iniziale, la voglia di andarci iniziò a diminuire sempre di più: le serate iniziarono a farsi sempre più noiose, e lentamente cominciai davvero a tramutarmi nel tizio dell'immagine più sopra. Insomma, la maschera si stava logorando e, dopo un po' di tempo, mi resi conto che, in fondo, avrei preferito fare qualcos'altro. E poi, la mia regina del Celebrità era fuori dalle discoteche, ma questa è un'altra storia ancora.

Fu così che smisi di andarci per un lungo periodo di tempo, salvo poi tornarci dopo qualche mese e divertirmi di nuovo come la prima volta: che diavolo era successo? Come mai apprezzavo di nuovo quella musica a tutto volume?

In realtà penso che, in qualsiasi posto e in qualsiasi contesto, non ci sia scampo alla monotonia del fare le stesse cose tutti i giorni. L'unica differenza sta nel quando subentra questa noia: per questo ogni tanto sento ancora il bisogno di fare qualcosa di diverso, anche se devo ammettere che nel mio caso arriva molto più tardi quando faccio attività più tranquille. Di sicuro, fare le cose forzatamente solo perché di moda non è mai una cosa saggia: tutti vedranno la vostra maschera logorata e, credetemi, è uno spettacolo ben peggiore del non indossarla affatto se non ve la sentite.

E anche oggi è andata. Vi saluto con un video che ritrae alcuni dei miei compagni ballerini preferiti. Buonanotte!


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