lunedì 30 marzo 2015

Day 4: M'lady e derivati

Salve gaglioffi,

nell'ultimo aggiornamento ho parlato di videogiochi e, sarà per l'immagine del nuovo Zelda nell'anteprima del post, c'è stato un incremento delle visite come mai prima d'ora.

Mi chiedo se otterrò lo stesso risultato con questa.

Fosse per me comunque avrei così tante cose da scrivere sull'argomento che mi sembrerebbe quasi di barare e 30 giorni non sarebbero sufficienti.

Cambiamo discorso quindi, e parliamo di relazioni sentimentali.

(Mi rendo conto che l'immagine di tre orsi ubriachi che pisciano su un bambino non sia la più adatta per un argomento del genere, ma chi mi conosce sa benissimo che non sono esattamente il signore del politically correct.)

Voi come le vivete? Siete della scuola di pensiero "l'importante è trovare qualcuno con cui si stia bene" oppure non vi accontentate di così poco e preferite aspettare il cosiddetto "vero amore", a costo di rimanere single tutta la vita?

Sinceramente, dopo essere stato tanto tempo convinto della prima parte, ho capito che le relazioni portate avanti così tanto per sono un'immensa stronzata, un peso per entrambi le parti: o si illude l'altro di una realtà inesistente e soffriamo solo noi, oppure si soffre entrambi ed è orribile lo stesso.

È anche vero però che la persona perfetta non esiste, al massimo esiste quel qualcuno che ci piace così tanto che i suoi difetti passano in secondo piano o addirittura diventano pregi.

In generale, quando una relazione diventa un sacrificio da portare avanti e non un piacere, significa che c'è qualcosa che non va e magari bisognerebbe capire se si tratti di una fase temporanea o di una cosa definitiva. In ogni caso, l'attrazione fisica da sola non vale assolutamente il peso da portare.

C'è anche da dire una cosa però, a costo di intensificare ulteriormente il fedora: non tutti sono portati per essere single. C'è anche chi soffre molto in questa condizione, a volte lo fanno in silenzio mentre a volte lo gridano ripetutamente ai quattro venti facendo la figura degli sfigati. Poi ci sono anche quelli che identificano il genere opposto come l'origine della loro sofferenza e finiscono con l'odiarlo, facendo del male al prossimo oltre che a se stessi, ma loro sono un discorso a parte.

A me personalmente piace credere che il vero amore esista. Magari non l'avrò ancora trovato, ma se è vero che dopotutto si tratta di semplice chimica, esiste sicuramente una persona in grado di suscitare in me un rilascio di endorfine esagerato e viceversa. Se così non fosse, preferisco mille volte rimanere in amicizia e va benissimo così.

Obbligatorio.

Anche per oggi ho finito, è stato decisamente troppo lungo ma non mi va di tagliare dei pezzi, vorrà dire che quello di domani sarà più breve. Cya!

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